1. |
Moquette motel
00:42
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Moquette motel
—
È come di un albergo
con lenzuola ruvide sterili
sterilizzate
serializzate
pareti algide e livide
uomini sostituibili
armadi o bare
con le finestre aperte
e le porte chiuse
il citofono è una pettegola
o un agente immobiliare.
[Rit.]
Passano, passano, passano
come i fogli nella fotocopiatrice
e non si fermano per assorbirsi
almeno un po’.
Io sono una stanza
pelle di moquette
sudore di noia di luglio
lavatrici di persone
che passano, passano
lasciandomi solo
lenzuola sfatte e confezioni vuote.
Quanto mi sputano questi clienti;
che relazioni non sono,
senza ospitalità.
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2. |
Wendy
05:29
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Wendy
—
Graffi i denti
e sudi pallida.
L’asma plasma
le tue dita di acqua.
E ti allunghi isterica.
Sei cerchi sulla pelle
triangoli tremanti, stremati ed innocenti.
[Rit.]
Wendy, Wendy, Wendy
Sbandano i tuoi capelli
rami sbattuti sui termosifoni
carillon di latta.
E ti sussurro una cantilena
mia fragile Wendy
e la inghiotti in un altro respiro
e ti spezzi sulle tue scarpe balcaniche
e immobile e vuota mi aspetti.
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3. |
Miss Houdini
05:30
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Miss Houdini
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Culla la vite che trilla.
Mela di Dio, scivolo io
in spirali cha aspiro.
Cerchi secchi, allaga i miei laghi.
Vertigini vergini.
Raggi che ruotano, vedova allegra.
Millepiedi sbandano in preghiera.
Occhi buchi egoisti grondi.
Natiche nautiche e odissee di orchidee.
[Rit.]
Sbatti le perle in bocca ai ladri,
chiedi loro di rubarne.
Cogli la mela che strilla.
Culla di Dio, ballo l’oblio
in spiragli che tiro.
Cerchi concentrici leghi ai laghi.
Voragini voraci.
Lecco la rana, vedova allegra.
Millepiedi sbandano in preghiera.
Occhi buchi egoisti grondi.
Natiche nautiche e odissee di orchidee.
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4. |
Tapis roulant
02:26
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Tapis roulant
—
Tanto la gente mangia la merda
seriale, economica e riproducibile.
La merda è pop e va via come il pane
ché non siamo abituati a mangiare altro.
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5. |
Latte da 10
04:28
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Latte da 10
—
Caviglie aderenti di sigaretta
di jeans in fiore
“Se mi ami seguimi”.
Ti regalo la mano
mentre mi affogo da me.
Fammi uscire l’ombra dalla bocca
e sbatto le palpebre
come le farfalle
quanto i ventilatori.
[Rit.]
Latte da 10 dita di pugni d’aria.
Latte da 10 minuti che riposino in pace.
Latte da 10 segreti che tiro dalle tue dita .
Latte da 10 pallottole che bacio.
Allagami fino alle caviglie
principessa sulle punte
origami che muoiono in bocca
alle mie mani
“Elle me mord”
fino ad incipriarmi le guancia.
Non dirò nulla alla mamma
se morissimo ora
vorrei una cassa armonica in chiesa.
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6. |
Mina
04:06
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Mina
—
7:00
latte
mentre
trema
il tuo ventre
tra strette foglie
e lente lettere
un mantra
entra
a lebbra strette,
È tra le volte
il tuo ventre.
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7. |
CMYK
07:41
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CMYK
—
Sia benedetto il nero petrolio
che le labbra dei tuoi occhi strillano.
Foglie amarena, vocali in vena
Magia magenta mangia, arrossisce – in piena.
Regni il piano giallo che legifera
le navi delle spalle tue.
Modulor di circo panoptico, cianotico
che beve la luce. Bolidi tremolo.
[Rit.]
Lacrime quadricromiche.
Calibro il bianco più pieno
perché cammini senza rotelle.
Ciano Yellow Magenta y Negro.
Gloria a raggi di bicicletta e ombrelli.
Lecca occhiaie urticanti e glassa sangue.
Lode al giallo Kriminal della tua chiesa
dalle ossa rampanti e danza del ventre.
Culla la tarantola, cola siero nero.
Tentacoli acerbi, onde hula hoop.
Cerchi d’onde dondolano, Rotorelief radiali.
Gemelle ciano cento gocce gonfie regge.
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8. |
Citric design
06:00
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Citric design
—
Sudore d’arancia
pancia acida.
Ti dai alla mia guancia
timida.
Concentrico suono
di un seno citrico
psichedelico
delicato.
[Rit.]
Brillo lacrimai
“I’m drinking my vodka and lime”.
Querida che mi dai
a serial citric design.
Spicchi amari
mandarino
re minore
vertigine mini.
Labbra rosse
di percosse
di spremute
saliva e lacrime.
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9. |
Il cubo di Rubik
03:15
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Il cubo di Rubik
—
Non ascolto le parole di mia madre
mi rado l’espressione di ieri
controllo la mia telegenia allo specchio
deploro la scarsa inclinazione del sorriso.
Mi calza bene lo stereotipo del magro-intellettuale
e il citazionismo narcotizzante.
E se abbottonassi anche il terzo bottone della giacca
apparterrei al 16% di gente.
[Rit.]
La mia fetta di originalità! La simulazione!
La mia dieta di asocialità militante si nutre di società.
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10. |
Mio cugino pt. II
06:36
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Mio cugino pt. II
—
Ombre lunghe
dita lunghe
fianchi sangue
lingue ovunque.
[Rit.]
Il ritornello non arriva mai.
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11. |
Il frutto del tuo seno 1
02:06
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Il frutto del tuo seno 1
—
Custodiscimi come una filastrocca
venerami con latte d’asina e petali.
Indifesa e spoglia aspetto
povera, il tuo fertile affanno.
Sarò il frutto del ventre tuo.
miele vergine stillerai
sotto la mia lingua.
Mio Signore
il collo ho sporco
del tuo nettare vermiglio.
Sarò fedele al tuo tempio bianco,
unico Padrone,
ponimi come sigillo
sui tuoi polsi.
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12. |
Il frutto del tuo seno 2
02:03
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Il frutto del tuo seno 2
—
Custodiscimi come una preghiera
mondami con balsamo e borotalco.
Indifeso e spoglio
aspetto il tuo affanno armonioso.
Sarò il frutto del tuo seno
miele vergine stillerai
sotto la mia lingua.
Mia Vergine
Il collo ho sporco
del tuo nettare vermiglio.
Sarò fedele al tuo tempio bianco,
unica Padrona,
ponimi come sigillo
sui tuoi polsi.
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At Olimpio's grandmother Francavilla Fontana, Italy
Gli At Olimpio’s grandmother sono un caleidoscopio psycho-garage-tribale, percussioni battenti, marce noise, chitarre simmetriche, bassi che girano ipnotici. Gli At Olimpio’s grandmother sono una band che fino al 2008 ha realizzato performance citriche che cominciavano con «Ladies and gentlemen» e si chiudevano con Galatine al latte regalate al pubblico come bomboniera. ... more
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